Il progetto PICUS (Sistema portatile a basso costo per la diagnosi e il monitoraggio dei difetti e dei distacchi nelle opere d’arte) è volto alla realizzazione di un sistema per la diagnosi dei difetti di adesione tra strati di rivestimento nelle opere d’arte che si ispira al metodo di auscultazione eseguito dagli esperti nel campo della conservazione e del restauro. Lo strumento e la metodologia di analisi verranno messi a punto e realizzati dall’Università degli Studi Roma Tre (Dipartimento di Ingegneria), dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (Istituto di Ingegneria del Mare) e dall’Università degli Studi della Tuscia (Dipartimento per l’innovazione nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali – DIBAF) nell’ambito dei “Progetti di Gruppi di Ricerca 2020” approvati dalla Gruppi di Ricerca 2020 POR FESR LAZIO 2014-2020 con un contributo complessivo di €150.000.
Nel PICUS, si prevede l’uso di una sonda, collegata a una scheda elettronica di basso costo e ad una telecamera IR.
Un piccolo percussore colpisce la superficie sotto esame; il sistema poi misura la forza d’impatto, registra il suono generato dall’impatto e confronta quelli generati da superficie aderente con quelli generati da una superficie distaccata.
Grazie ad un sistema di localizzazione, anch’esso integrato nel PICUS, viene restituita automaticamente la mappatura grafica dei distacchi. Il sistema è da intendersi alla stregua di un apparecchio portatile, autonomo (tipo multimetro elettronico) e a basso costo.
Dopo la fase di sperimentazione su provini che replicheranno varie forme di distacco su differenti materiali, si prevede l’utilizzo dello strumento su opere d’arte combinandolo con altre tecniche diagnostiche non invasive. I risultati consentiranno di offrire ai restauratori di beni culturali di eseguire velocemente la mappatura dei difetti consentendone non solo la diagnosi e la mappatura, ma anche il monitoraggio nel tempo.