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Riccardo Pellegini: Non c’è strain senza stress

Where and when

Your home (via Gotomeeting), Friday 10 April 2020, 12:00

Abstract

Questo seminario ha il duplice scopo di ricordarci che facce abbiamo e di permettermi di illustrarvi i risultati dello studio dell’impatto in acqua calma di piastre piane e flessibili. Lo studio è stato condotto in collaborazione con l’Università dell’Iowa, utilizzando due versioni del codice URANS CFD Ship-Iowa. I dati sperimentali sono stati forniti dall’Università del Maryland. I risultati, che verranno prossimamente presentati al Symposium on Naval Hydrodynamics 2020 di Osaka, permettono un’analisi dettagliata del fenomeno di interazione fluido-struttura durante l’impatto. Avrò il piacere di discutere con voi l’influenza dei modelli numerici, delle griglie e delle condizioni di impatto sui significativi stress sviluppati dalla piastra e da me stesso. Sono stati considerati piccoli angoli d’impatto, il cui valore è inversamente proporzionale allo stress dei soggetti. Sebbene caratterizzati da scale temporali diverse (decimi di secondo per la piastra, mesi per me), i due campi di stress sono fortemente correlati, esibendo una diretta proporzionalità.

Bio

Sono entrato a far parte del Gruppo di Ricerca Multidisciplinary Analysis and Optimization dal 2014, anno in cui ho iniziato il dottorato di ricerca con borsa dell’Istituto di Ingegneria del Mare. La mia attività si focalizza sull’ottimizzazione multidisciplinare, robusta ed affidabile e la quantificazione dell’incertezza. Specificamente, l’attenzione è posta sullo sviluppo di algoritmi di ottimizzazione multi-obiettivo deterministici, globali, ibridi globali/locali ed a fedeltà variabile, sullo sviluppo di metamodelli adattativi a fedeltà variabile, e su applicazioni di interazione fluido-struttura.

Info

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